Roma: amore, tempo e follia Per inaugurare questa nova serie di argomenti della PreS/Tletter, volutamente controcorrente, scelgo un messaggio positivo. A Roma va di male in peggio. Durante questa torrida estate interi quartieri sono rimasti senz'acqua e il lago di Bracciano ha rischiato il collasso per rifornire la capitale. Non solo i boschi e le pinete sono andate a fuoco, ma anche gli autobus e non credo per autocombustione. I lavori per la Metro C sono nuovamente bloccati, in altre
sono finiti i biglietti e nessuno ritira le monete inserite dai passeggeri nelle
macchinette per acquistarli. Alcuni asili nido sono infestati dai topi, mentre
i fondi stanziati mai utilizzati sono ormai perduti. La sporcizia delle strade,
la loro pavimentazione e segnaletica ha raggiunto livelli insostenibili. Il
degrado di Villa Borghese e Villa Glori è allarmante. La questione delle
discariche di immondizie ripropone, in peggio, questioni che abbiamo già visto
durante la Giunta Marino. In crisi le più grandi aziende romane. Il pasticcio
dello stadio per la AS. Roma persiste… Il sindaco Raggi è stata rinviata a
giudizio per falso e si è dichiarata ben contenta per aver scampato l'accusa di
abusi d'ufficio. La mia amica pittrice Paola De Rosa, il cui lavoro artistico sto seguendo da
qualche anno, mi ha proposto di collaborare con lei al progetto Uno Sguardo per Roma, indagine a confronto tra architetti, dei quali lei propone una
serie di ritratti, e l'effetto delle loro opere realizzate nella nostra città. Continueremo a perlustrare la città squadernando idee e opere degli architetti che, senza paura e immaginando l'impossibile, hanno lasciato tracce di un'idea di rigenerazione urbana complessiva da rilanciare. Tenendo conto, ovviamente, delle rivoluzioni dell'era elettronica. |