MOSTRE
Paola De Rosa. Via Crucis d'Invenzione
Vigevano (Pv) - Pinacoteca Civica "Casimiro Ottone", Saladieci, I piano
Dal 15 aprile al 18 maggio 2014
FOTOGRAFIE DELLA MOSTRA
La Pinacoteca Civica "Casimiro Ottone" di Vigevano, collocata all'interno delle Scuderie Ducali del Castello Sforzesco, ospita, dal 15 aprile al 18 maggio 2014, la Via Crucis d’Invenzione di Paola De Rosa. Questa nuova e suggestiva tappa espositiva trasforma, idealmente, la Pinacoteca in una delle "stazioni" di un percorso espositivo più ampio che ha toccato, a partire da marzo 2013, Il Museo Civico Rocca Flea a Gualdo Tadino (Pg), La Stanza dell'Aliprandi in Brera a Milano e, in parte, il Chiostro del Bramante a Roma.
Saranno esposti 14 dipinti a olio su tela e i rispettivi studi preparatori ad acquerello.
"Perché una Via Crucis? Perché è il tema spaziale per eccellenza, degno, quindi, di continuare a essere indagato.
Le 14 stazioni che compongono la Via Crucis d'Invenzione sono 14 nature morte costruite a partire da una matrice spaziale che prende a prestito pezzi delle Carceri d'Invenzione del Piranesi. Maglie, griglie, contenuti e immagini simboliche si compongono 14 volte e per 14 volte il pensiero è rivolto a Gesù."
Paola De Rosa
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Studi preparatori ad acquerello
4 pensieri, 14 immagini:
"...Piranesi disegnò, nelle Prigioni, l'ingresso delle forze caotiche in spazi di forma classica, e usò la materia ricordo dell'Architettura romana per trasformarla in spazio non più controllabile attraverso misura solo fisicamente dimensionale..."
Luigi Pellegrin, un percorso nel potenziare il mestiere del costruire, 2003 - Silvana Editoriale
"...Nelle testimonianze sulla risurrezione, certo, si parla di qualcosa che non rientra nel mondo della nostra esperienza. ...Non si contesta la realtà esistente. Ci viene detto piuttosto: esiste un'ulteriore dimensione rispetto a quelle che finora conosciamo. Ciò sta forse in contrasto con la scienza? Può veramente esserci solo ciò che è esistito da sempre? Non può esserci la cosa inaspettata, inimmaginabile, la cosa nuova? ...Non è, in fondo, la creazione in attesa di questa ultima
e più alta "mutazione", di questo definitivo salto di qualità? Non attende forse l'unificazione del finito con l'infinito, l'unificazione tra l'uomo e Dio, il superamento della morte?..."
Benedetto XVI, Gesù di Nazaret. Dall'ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione, 2011 - Libreria Editrice Vaticana
"Questo è l'effetto del vivere alla rovescia - spiegò pazientemente la regina. - Dapprima tutti rimangono un po' confusi, eppure è molto comodo, poichè la memoria può così funzionare in tutti e due i sensi."
"Io sono sicura che la mia memoria funziona solo in un senso - disse Alice. - Non posso ricordare le cose che non sono ancora successe."
"E' un genere di memoria piuttosto inutile quello che funziona solo per il passato", notò la regina.
Lewis Carroll, Alice attraverso lo specchio.
Clement V. Durell, La relatività con le quattro operazioni - Universale scientifica Boringhieri
"...Il cosmo non ci riguarda più? Oggi siamo davvero chiusi senza speranza nel nostro cerchio? O non è forse proprio oggi importante dare spazio alla dimensione del futuro, della speranza nel Signore che tornerà? Riconoscere, quindi, e vivere la dinamica della nuova creazione come forma essenziale della liturgia?"
Joseph Ratzinger, Introduzione allo spirito della liturgia, 2001 - Edizioni San Paolo
I Stazione: Gesù in agonia nell'orto degli ulivi
Giunsero intanto ad un podere chiamato Getsemani e Gesù disse ai suoi discepoli: "Sedetevi qui, mentre io prego". Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. Gesù disse loro: "La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate". Poi, andato un po' innanzi, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell'ora. E diceva: "Abbà, Padre! Tutto è possibile a Te, allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu". Tornato indietro li trovò addormentati e disse a Pietro: "Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare un'ora sola? Vegliate e pregate per non entrare in tentazione; lo spirito è pronto ma la carne è debole". (Mc 14, 32-38)
II Stazione: Gesù, tradito da Giuda, è arrestato
Mentre Gesù ancora parlava, ecco giungere una folla; colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, li precedeva e si avvicinò a Gesù per baciarlo. Gesù gli disse: "Giuda, con un bacio tu tradisci il Figlio dell'uomo?". Allora quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: "Signore, dobbiamo colpire con la spada?". E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l'orecchio destro. Gesù gli disse: "Rimetti la tua spada nel fodero, perché tutti quelli che metteranno mano alla spada periranno di spada". Allora tutti i discepoli lo abbandonarono e fuggirono. (Lc 22, 47-50; Mt 26, 52 e 56)
III Stazione: Gesù è condannato dal Sinedrio
Il sommo sacerdote si alzò e disse a Gesù: "Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?". Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: "Ti scongiuro, per il Dio vivente, di dirci se sei tu il Cristo, il Figlio di Dio". "Tu l'hai detto, gli rispose Gesù, anzi io vi dico: d'ora innanzi vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra della Potenza, e venire sulle nubi del cielo". Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: "Ha bestemmiato! Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; che ve ne pare?". E quelli risposero: "E` reo di morte!" (Mt 26, 62-66)
IV Stazione: Gesù è rinnegato da Pietro
Intanto Simon Pietro stava là a scaldarsi. Gli dissero: "Non sei anche tu dei suoi discepoli?". Egli lo negò e disse: "Non lo sono". Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l'orecchio disse: "Non ti ho forse visto con Lui nel giardino?". Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò. (Gv 17, 25-27)
Allora il Signore si voltò e fissò lo sguardo su Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: "Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte". E, uscito fuori, pianse amaramente. (Lc 22, 61-62)
V Stazione: Gesù è giudicato da Pilato
"Ecco l'uomo!" (Gv 17, 5)
Pilato parlò loro di nuovo, volendo rilasciare Gesù. Ma essi urlavano: "Crocifiggilo, crocifiggilo!" Ed egli, per la terza volta, disse loro: "Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato in lui nulla che meriti la morte. Dunque, lo punirò e lo rimetterò in libertà". Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso, e le loro grida crescevano. Pilato allora decise che la loro richiesta venisse eseguita. Rimise in libertà colui che era stato messo in prigione per rivolta e omicidio, e che essi richiedevano, e consegnò Gesù al loro volere. (Lc 23, 13-25)
VI Stazione: Gesù è flagellato e coronato di spine
Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la coorte. Lo rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato una corona di spine, gliela misero sul capo. Cominciarono poi a salutarlo: "Salve, re dei Giudei!" E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a Lui. Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo. (Mc 15,16-20)
VII Stazione: Gesù è caricato della Croce
Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Golgota. (Gv 19,17)
Venite a me voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero. (Mt 11, 28-30)
VIII Stazione: Gesù è aiutato dal Cireneo a portare la Croce
Presero Simone di Cirene, un uomo che tornava dal lavoro nei campi, e lo costrinsero a prendere la croce e a portarla dietro Gesù.
(Lc 23,26; Mt 27,32)
IX Stazione: Gesù incontra le donne di Gerusalemme
Seguiva Gesù una grande moltitudine di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: "Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. Allora cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci! Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?". (Lc 23, 27-31)
Riverserò sopra il mio popolo uno spirito di buona volontà e di preghiera: guarderanno a colui che hanno trafitto. Ne faranno il lutto come si fa per un figlio unico, lo piangeranno come si piange il primogenito. In quel giorno grande sarà il lamento di Gerusalemme. (Zc 12, 10-11)
X Stazione: Gesù è crocifisso
Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero Gesù e i due malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra. (Lc 23, 33)
Nella mia carne non c'è nulla di sano; delle mie ossa non uno è intatto a causa del peccato. I peccati ricadono su di me, pesano per me come un carico. Io sono penetrato da dolori, sono afflitto e sfinito, e grido per l'angoscia del mio cuore. (Sal 37 4-9)
XI Stazione: Gesù promette il Suo Regno al buon ladrone
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: "Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!" Ma l'altro lo rimproverava: "Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male". E aggiunse: "Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno". Gli rispose: "In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso". (Lc 23, 39-43)
XII Stazione: La Madre di Gesù e il Discepolo che Egli amava ai piedi della Croce
In quell'ora, Gesù vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco tuo figlio!" Poi disse al discepolo: "Ecco tua madre!" (Gv 19, 26-27)
XIII Stazione: Gesù muore sulla Croce
Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito". Detto questo spirò. (Lc 23, 44-46)
In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, porta molto frutto. Chi ama la sua vita la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuol servire, mi segua e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà. Ora l'anima mia è turbata; e che devo dire? Padre, salvami da quest'ora? Ma per questo sono giunto a quest'ora! ... Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me". (Gv 12,24-32)
XIV Stazione: Gesù è deposto dalla Croce e collocato nel Sepolcro
Giuseppe d'Arimatea, comprato un lenzuolo, depose il corpo di Gesù dalla croce, lo avvolse con il lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare una pietra all'entrata del sepolcro. (Mc 15, 46)
Informazioni
Paola De Rosa. Via Crucis d'Invenzione
Luogo: Vigevano (Pv) - Pinacoteca Civica "Casimiro Ottone", Saladieci, I piano
Castello Sforzesco - Scuderie Ducali
Periodo: dal 15 aprile al 18 maggio 2014
Orari: da martedì a venerdì (14.00-17.00); sabato, domenica e festivi (10.00-17.30). Lunedì chiuso
Ingresso: gratuito (da Piazza Ducale, 20 o da C.so della Repubblica)
Finissage: domenica 18 maggio 2014, alla presenza dell'artista
Info: direzione_musei@comune.vigevano.pv.it - www.comune.vigevano.pv.it - tel: 0381 691636
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